
Benvenuti a Sant’Elia : Walking among the trash
DIARIO DEL MIO VIAGGIO ELETTORALE. @NOI E VOI INSIEME PER CAGLIARI.
CAMMINANDO FRA LA “MONNEZZA” ovvero “WALKING AMONG THE TRASH”, mutuato da “Singing in the rain” (uno dei miei musical preferiti).
Questa è la MIA esperienza a Sant’ Elia, reale: non è percepita, bensì fotografata e filmata (seguono altre puntate).
Il 9 giugno, questa domenica, sono tornata con degli amici, fra i quali Marco Verza, a Sant’ Elia, dove ero già stata a febbraio, a marzo, ad aprile, a maggio e sabato 2 giugno: di nuovo i cumuli di immondezza hanno dato il benvenuto, a me e a tutti i clienti del famoso mercatino.
Ho girato fra i palazzi e le strade: oltre i cumuli d’immondezza, c’erano in agguato ad aspettarmi le voragini nei marciapiedi, che sono là da anni ed hanno già causato cadute e danni gravi ad alcune signore, poi risarciti: pericolosissime insidie.
Tra i palazzoni ho scorto un cartello di lavori per interventi di riqualificazione che dovevano concludersi il primo ottobre 2018! Nessun segnale di proroga…
Negli stessi pressi di Piazza Falchi e Piazza Demuro ho inorridito davanti a un punto di ristoro carbonizzato dai vandali, tempo fa. Nessuno ha provveduto, nonostante sia vicino a un piccolo parco giochi per bambini e faccia spavento solo a vederlo!
Il 2 Giugno, entrata in un palazzo (ovviamente case popolari), ho strabuzzato gli occhi alla vista delle orride tracce di un altro incendio: quello di una centralina elettrica, causato dalle notevoli e continue infiltrazioni d’acqua. Nessuno ha ancora provveduto.
Ho continuato la mia esplorazione camminando qua e là fra i rifiuti e ho scoperto che, dopo quasi due mesi e pressanti segnalazioni e richieste degli abitanti, cioè guarda caso due giorni fa (!), sono stati riportati i bidoni, i quali erano stati incendiati dai vandali il 25 aprile. Ma siccome tutto non si può fare: hanno messo i bidoni nuovi e lasciato la “monnezza”, che fa tanto bene alla salute…
Nessuno pulisce e nella noncuranza generale tutti scambiano il suolo pubblico per un immondezzaio a cielo aperto.
Nessuno va a ritirare” l’aliga” che si accumula.
Eppure il colle di Sant’ Elia, (edificato dal centro sinistra, come un ghetto, negli anni ’70) è così bello! Meriterebbe abitazioni civili e in sintonia con l’ambiente.
Prima di lasciare il quartiere un cortese ragazzo di Sant’Elia si è offerto di dare una sciacquata alla mia vecchia auto. Così coi vetri puliti ho notato una automobile parcheggiata; percepisco che a Sant’ Elia la gente ha un CUORE grande e aspetta solo che il loro AMORE sia ricambiato.
Alla fine della mattinata, domenica, non mi è rimasto che buttarmi in mare, fra le onde: cosicché lascio tutta la scena al bene più prezioso e democratico che abbiamo a Cagliari: IL MARE. Che bello!!
Vogliamo bellezza dappertutto al centro e in tutti i quartieri!
N.B
L’esperienza da me vissuta, le immagini e le parole scritte, parlano con eloquenza: Sant’ Elia è stata “trascurata”(eufemismo) ed è stata considerata una Cagliari di serie B.
Da qui dobbiamo ripartire per ricucire quella che, a mio parere, è una città spaccata in due.
Con coraggio, pensando soprattutto ai bambini, ai giovani, a coloro senza lavoro, agli anziani.
ENRICA ANEDDA ENDRICH.
Paolo Truzzu Sindaco
Cara Enrica condivido tutto ciò che hai scritto.
Sant’Elia è una vergogna della sinistra che, invece di risolvere il problema, decise di ghettizzare la povera gente allontanandola dalla città, perché i poveri, secondo loro, vanno nascosti e non aiutati.
Nulla da aggiungere a questa llucida analisi, dove Traspare il tuo bellissimo cuore. .
GRAZIE DI 💖ENRICA NON HO DA AGGIUNGERE NIENTE HAI DETTO TUTTO IN POCHE PAROLE…. SONO SEMPRE CONVINTA CHE QUESTO È UN BOICOTTAGGIO…. X FAR SÌ. CHE NOI DEL FAVERO CI SI STANCHI E ANDIAMO VIA X VOLONTÀ NOSTRA… BHE POSSONO RASSEGNARSI NOI NON MOLLIMO 😜 CIAO GRANDE ENRICA👋